• Dieta Mediterranea: Patrimonio dell’Unesco

    maggio 28, 2013 • Educazione alimentare

    uliveto salentoLa ricerca scientifica continua a confermare un’evidenza mai seriamente valutata in questo emisfero: la prevenzione passa soprattutto dall’alimentazione. Già a metà degli anni 50, studi americani avevano riconosciuto nella dieta Mediterranea un‘importante fonte di antiossidanti naturali e di grassi monoinsaturi che nell’insieme rendevano gli abitanti di una ristretta area della Grecia protetti da rischi cardiovascolari.

    Fu il biochimico Ancel Keys a notare che a Nicotera e a Creta, gli abitanti presentavano una bassa incidenza di disturbi cardiovascolari. Nacque così lo studio epidemiologico “ Seven Countries Study”: in Italia, Olanda, Stati Uniti, Grecia, Finlandia e Giappone furono esaminate le abitudini alimentari e l’incidenza di malattie cardio-vascolari. La dieta mediterranea fu identificata come lo stile di vita ideale per vivere meglio e più a lungo.

    Oggi sappiamo il perché ma nonostante ciò siamo proprio noi Italiani i primi a non sfruttare quanto madre natura ha regalato alla nostra penisola: l’olio extravergine d’oliva ricco naturalmente di antiossidanti e di acidi grassi monoinsaturi, i legumi, fonti di vitamina A e C, di oligoelementi (calcio, il fosforo, il ferro e il potassio) e soprattutto di lecitina, un fosfolipide che emulsiona i grassi impedendo loro di accumularsi nel sangue e quindi di aumentare il colesterolo, di i fitoestrogeni con effetto protettivo nei confronti di tumori al seno e al colon.

    I vegetali tipici della zona geografica sono importanti per la crescita e la riparazione dei tessuti, proteggono le mucose orofaringee, riducono il rischio di infezioni ed hanno elevato potere antiossidante: la carota è ricca di betacarotene precursore della vit A, di glutatione che previene l’invecchiamento della pelle, rafforza gli occhi e regola le funzioni intestinali. Il pomodoro consumato ben maturo e in stagione è ricco di licopene, un carotenoide ad azione anti-radicalica e protettiva. E poi broccoli e cavoli, per i quali è stato provato un importante ruolo preventivo nella cancerogenesi polmonare, intestinale e alla prostata perché ricchi di sulforafani e glucosinolati che proteggono le cellule dai danni ossidativi. Sono inoltre ricchi di calcio, vitamine A e C e fibre svolgono un’azione preventiva nei confronti dell’Alzheimer, dell’ictus e delle cataratte, oltre che avere azioni antinfiammatorie e immunostimolanti.

    Che dire degli agrumi mediterranei? La loro ricchezza in acido ascorbico (potente antiossidante) rinforza il sistema immunitario, protegge il sistema cardiovascolare ad ha azione antinfiammatorie. Insomma la lista è fortunatamente lunga e destinata ad allungarsi  con l’avanzare della conoscenza e della ricerca.

    Per saperne di più: http://www.unesco.org/culture/ich/index.php?lg=en&pg=00011&RL=00394